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CasaPound occupa ex Acea, nessuna solidarietà dalla sinistra della Municipalità

Un interno della palazzina ex Acea (foto Romatoday)
I rappresentanti della sinistra nella 4a municipalità smentiscono il comunicato diffuso ieri sull'iniziativa degli occupanti della ex palazzina Acea, in cui sono riparate le 18 famiglie protagoniste della contestatissima occupazione della scuola di Montesanto. Dal Pd e da SEL arriva una replica fortemente polemica. consiglieri Paolo Marchionne del Pd e Michela Pace di SEL precisano infatti che "non abbiamo espresso nessuna solidarietà a CasaPound, al contrario abbiamo richiesto una soluzione urgente per le 18 famiglie precariamente alloggiate nell'occupazione di via Val D'Ala, 200 chiedendo con fermezza che quello spazio sia successivamente liberato, per non diventare un centro di attività politica di CasaPound.
La collocazione di famiglie, alcune delle quali con minori, nel palazzo di Prati Fiscali è disumana, vista la mancanza di acqua e luce, per questo crediamo che il Comune debba trovare una collocazione alle famiglie, e successivamente il palazzo dovrà essere sgomberato. Sono anni che facciamo approvare dal Consiglio del IV Municipio mozioni e proposte per affrontare il tema dell'emergenza abitativa tema sul quale Alemanno e Bonelli hanno fatto finora solo danni". Gli uffici Acea sono stati dismessi ben otto anni fa.
Intanto in un lungo reportage il giornale on line Montesacro.Romatoday racconta le drammatiche vicende umane di due anziani dei protagonisti dell'occupazione: una sessantacinquenne negoziante vittima di usura e un ex detenuto che ha perso la casa dopo cinque anni di galera. E tra le righe dell'articolo si apprende una notizia "curiosa": che nel passaggio da Montesacro ai Prati Fiscali le famiglie sono passate da 17 a 18 perché si è aggregato un nucleo di tunisini in difficoltà.

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