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La tessera del tifoso/2: va ... nel caos

Un rapido monitoraggio della situazione di alcune curve sulla scottante questione della tessera del tifoso. Le notizie sono ricavate da Ultrasblog, il sito di Vincenzo Abbatantuono, figura storica della curva bianconera e prolifico autore di testi sulla cultura e la storia ultras.

Napoli: una deroga per Firenze
Via libera ai tifosi del Napoli per la prima partita di campionato, domenica al Franchi. Anche senza tessera: l'importante è che ne abbiano fatto richiesta e che siano in possesso dei requisiti necessari per ottenerla. Il ministro dell'interno Roberto Maroni ha infatti annunciato che i problemi relativi al ritardo della stampa delle tessere richieste dai tifosi della squadra partenopea e della Lazio sono stati risolti in una riunione coordinata dal capo della polizia Antonio Manganelli per affrontare il caso delle tessere non ancora stampate per le tifoserie di Napoli e Lazio che rischiavano così di non poter seguire le squadre in trasferta.
E lo stesso Manganelli garantisce: "Stiano tranquilli i tifosi che hanno richiesto la tessera del tifoso e hanno i requisiti per averla. Sopperiremo al ritardo degli enti cui le società hanno affidato il compito di predisporre quel documento adottando un piano d'emergenza. Lo stesso ministro dell'interno e l'osservatorio di cui fanno parte i rappresentanti del mondo della sicurezza e di quello dello sport hanno annunciato da mesi che fin dalla prima partita di campionato sarebbe partito il 'programma tessera del tifoso' e il programma partirà".

Bologna: la curva non s'abbona
Tutti allo stadio, ma senza tessera. I gruppi della curva bolognese "Andrea Costa", oggi "Giacomo Bulgarelli", l´hanno deciso in una riunione di due sere fa: ieri hanno comprato il biglietto, nella giornata di prelazione per gli ex abbonati, e occuperanno i propri posti abituali contro l´Inter. Sarà così per tutto l´anno, per boicottare la tessera del tifoso, divenuta obbligatoria per abbonarsi.
Il cassiere del Bologna, intanto, guarda i numeri e un po´ si consola. Finora gli abbonamenti sottoscritti sono circa 9700 contro i 12.583 del 2009/10, la flessione è del 23%. Abbonati virtuali, chiamiamoli così. Quanti sono? Circa 2300 tifosi di curva. «I gruppi organizzati di Bologna sono stati compatti nel no alla tessera - spiega Paolo Alberti, delle Molle Cariche -. Non vogliamo sottostare a un ricatto economico e bancario, un´imposizione che lede i diritti civili e ha profili di dubbia costituzionalità, su cui dovrà pronunciarsi il Tar. È uno strumento di marketing e non aiuta ad aumentare la sicurezza negli stadi».

Brescia: a Parma senza tessera
Sarebbero al momento 500 i tifosi bresciani intenzionati ad andare a Parma per la prima del campionato di calcio di A senza pero' avere tessera del tifoso. Il questore vicario di Brescia, Emanuele Ricifari, ha sconsigliato chi non ha la tessera di recarsi nella citta' emiliana domenica. Nei prossi giorni i due principali gruppi organizzati della tifoseria bresciana terranno conferenze stampa per chiarire la loro posizione. Chi non ha la tessera, ha detto Ricifari, rischia di non entrare allo stadio. Sono stati predisposti controlli di polizia a partenza e arrivo.

Sampdoria, si spacca la gradinata Sud
La partita contro il Werder Brema però ha dimostrato come si sia creata una spaccatura all’interno della Gradinata Sud, cuore del tifo blucerchiato. Gli Ultras Tito infatti, gruppo storico, da quest’anno seguiranno la partita dalla Gradinata Nord dove già ieri sera hanno esposto un piccolo striscione con la scritta “Tifosi non tesserati”. “Ci siamo a lungo confrontati internamente al gruppo –hanno comunicato attraverso il loro sito- fino a raggiungere la conclusione che non ci sono più i presupposti per restare in maniera serena nella Sud. Ci spostiamo perciò in aperto dissenso verso quella parte di pubblico, che ha scelto di adeguarsi ad una logica conformista che non ci appartiene ne ci apparterrà mai”. Una spaccatura che deve far riflette sulle motivazioni di chi ha scelto di lasciare la propria Gradinata per non sottostare ad un provvedimento ritenuto non opportuno.

Proteste a Roma
Alcuni gruppi organizzati del tifo giallorosso stanno valutando «forme di protesta civili» in vista della partita Roma-Cesena allo stadio Olimpico sabato prossimo, contro l'introduzione della tessera del tifoso. È quanto si apprende da ambienti ultras. Tra le iniziative ipotizzate dai supporter organizzati, quella di «restare fuori dallo stadio seguendo il match con le radioline, entrare allo stadio solo nel secondo tempo della partita o di isolare chi ha sottoscritto la tessera del tifoso spostandosi in blocco nella gradinata bassa della curva, così come è già successo a Genova e in altre città».

Pisa, insulti e sputi contro gli ultras
La tessera del tifoso ha provocato una netta spaccatura fra i tifosi del Pisa. Per la prima volta domenica scorsa allo stadio sono stati fischiati gli ultrà e adesso c'è chi ha paura di assistere alla partita nei settori a contatto con la curva Nord, cuore della tifoseria più calda. Non soltanto a causa della spedizione punitiva di un centinaio di elementi della curva nei confronti di alcuni ex-ultras presenti in gradinata. Alcuni abbonati hanno chiesto di essere spostati di posto perchè domenica scorsa sono stati minacciati da alcuni ultrà dall'altra parte del divisorio, in quanto ritenuti colpevoli insieme al resto dello stadio, di aver coperto con fischi e il coro «Pisa, Pisa» gli slogan contro la tessera del tifoso gridati dalla curva, che sono costati una maximulta di diecimila euro alla società. Tramite un comunicato gli ultras dopo aver espresso sorpresa per la «reazione da parte dello stadio sul tema della tessera del tifoso (che mette a repentaglio la nostra curva) e che comunque accettiamo nel rispetto dell'opinione altrui», specificano che non accetteranno mai «i gesti di scherno e gli sputi» che loro affermano essere arrivati da una parte della gradinata. A due giorni dai fatti, la contrapposizione fra i tifosi rimane netta e pochi sono i tentativi di chi invita a conciliare. Tra questi, da segnalare quello dell'avvocato Andrea Bottone, rappresentante legale di Vecchio Cuore Nerazzurro, che detiene l'1% delle quote societarie del Pisa. (2-continua)

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