La destra contro la parata gay tra pomodori e preghiere

Con l'evento clou dell'Europride, la grande sfilata finale a cui si attendono due milioni di presenti (a me pare un'esagerazione: manco la beatificazione del Papa) con la chicca dell'esibizione seppur lampo di Lady Gaga, si intensifica la mobilitazione della fascisteria che contestano la grande parata dell'orgoglio lgbt.
Stefano Tersigni, segretario provinciale romano della Fiamma tricolore, annuncia un assalto al palco del concerto: “Noi ci prepareremo al lancio di pomodori sulla pop star internazionale. Non possiamo tollerare che la reginetta del nulla ci dia lezioni di giustizia. La famiglia è una sola, quella tradizionale. Noi abbiamo l’obbligo morale di difenderla. Non siamo assolutamente omofobi e abbiamo pieno rispetto dell’orientamento sessuale di tutti, ma concedere, ad esempio, l’adozione di un figlio ad una coppia omosessuale è un’altra cosa”.In realtà, in un paese che si rifiuta di riconoscere elementari diritti giuridici (il subentro nell'affitto dopo una lunga convivenza, ad esempio) alle coppie di fatto, è una clamorosa fuga in avanti alludere alle adozioni gay.
Più sobria invece l'iniziativa dei cattolici integralisti di Militia Christi, sostenuti nella loro campagna da Forza nuova: un sit-in promosso, in nome di Cristo Re,  per sabato 11 Giugno dalle 16 sotto la statua di San Francesco a San Giovanni "per ribadire la necessità di tutelare la Famiglia e la dignità umana, contro la carnevalata dell' europride che sfilerà contemporaneamente nell' Urbe".