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Casapound a Bari, tafferugli tra polizia e antifà per "Nessun dolore"


Casa Pound, scontri in centro tra antifascisti e poliziaCasa Pound, scontri in centro
tra antifascisti e polizia

Massima allerta per tutta la notte. In città il raduno delle croci celtiche. I collettivi di sinistra hanno cercato di violare la zona rossa. "Picchiati con i manganelli", accusano. La replica: "Costretti a difenderci"

di FRANCESCA RUSSI
Scontri e manganellate, con l'allerta in città che continuerà per tutta la notte.
Come si temeva, la concomitanza tra la manifestazione della Cgil e il raduno dei militanti di Casa Pound a Bari ha impegnato le forze dell'ordine, accusate di aver picchiato un gruppo di antifascisti. "Costretti a difenderci", replicano i poliziotti.
L'occasione è la presentazione del libro di Casa Pound e Arditamente nel pomeriggio, "Nessun dolore, una storia di Casa Pound"  il titolo del volume, cui hanno partecipato decine di militanti nella biblioteca provinciale Santa Teresa dei Maschi. L'iniziativa di Casa Pound, già rinviata a causa delle polemiche suscitate per il patrocinio concesso dalla Regione Puglia e la partecipazione di due consiglieri comunale, uno del Pdl e uno del Idv. Un gruppo di circa 50 persone appartenenti ai collettivi antifascisti hanno cercato di violare la zona rossa intorno al luogo dell'incontro. Un primo scontro si è verificato in in strada San Benedetto dove sono stati bloccati i manifestanti, che successivamente hanno si sono diretti su corso Vittorio Emanuele bloccando il traffico. La polizia li ha inviatato a salire sui marciapiedi per permettere la circolazione e è a quel punto che sono volate le manganellate.
Bloccati definitivamente in piazza Chiurlia - transennata da polizia, carabinieri e guardia di finanza - si sono diretti in corteo su via Sparano, distribuendo volantini contro l'iniziativa. Ma è massima allerta in tutta la città per il timore che stanotte possano verificarsi altri scontri
fonte: La Repubblica/Bari

16 commenti:

  1. Premettendo che il nostro movimento non condivide le connivenze politiche di Casa Pound Italia la quale è quasi sempre accompagnata da esponendi che rappresentano quel sistema che per scelta ideologica - quando i suoi militanti si definiscono "fascisti del terzo millennio" - dovrebbe invece combattere ad oltranza, e comprendendo che la linfa vitale che gli permette di essere presente ovunque, in forze e con una solida organizzazione, oltre che con buone protezioni politiche, deriva proprio dalla connivenza partitica instauratasi in antitesi alle radici ideologiche che vanta, riteniamo inaudito, inaccettabile e insostenibile che per la presentazione di un libro la canea dei centri sociali si scateni per le strade come se vi fosse un tentativo di golpe in atto.
    La presenza costante di questi animali da strada che andrebbero tenuti al guinzaglio dentro canili ben serrati, rappresenta la parte più abietta, incivile e ignorante che la società italiana continua a tenere nel suo contesto senza far nulla per estirparla una volta per tutte.
    I metodi di contro manifestazione usati dalla sinistra estrema non possono essere nè compresi, né giustificati. La presentazione di un libro non può essere motivo di guerriglia civile, di scontri con le forze dell'Ordine, di turbativa della pace sociale e di paura seminata per le vie cittadine.
    La verà identità dei centri sociali la si denota proprio dai comportamenti che mettono in atto: quando accendono il fuoco del terrorismo civile la Costituzione che spesso citano non viene reclamata, sparisce, per poi ricomparire come un sasso da scagliare contro i loro antagonisti politici ad uso e consumo soggettivo e quando più fa comodo.
    Piena solidarietà, quindi, per Casa Pound Italia, per gli ignobili attacchi violenti e censori perpetrati dalla solita sinistra in perenne ricerca dello scontro fisico e mai di un confronto civile. Una solidarietà, la nostra, che ci sarebbe stata comunque e con la stessa fermezza nei confronti di qualunque altra formazione politica fatta oggetto degli stessi metodi criminali con i quali si voleva far tacere un evento pubblico e civile da cui una certa sinistra fugge da oltre 65 anni.

    NUOVO ORDINE NAZIONALE

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  2. fan bene a protestare i centri sociali e' un diritto

    aut fasc

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  3. L'inedito. Mussolini disse: «Sparate su chi protesta»


    Pantaleone Sergi, giornalista, scrittore e storico, ha rintracciato nell'Archivio di Stato di Matera una direttiva finora sconosciuta. Ecco l'inizio del suo articolo uscito oggi 7 maggio su l'Unità.

    Sparare su chi protesta. L’imperativo di Mussolini a un gruppo di neo prefetti non si prestava a equivoci. Era il dicembre 1926, la dittatura agli esordi, la lira svalutata, la stampa d’opposizione neutralizzata, le leggi fascistissime da poco in vigore, tribunali speciali e commissioni provinciali per il confino pronti all’opera per colpire ogni dissenso al neonato regime. «Vi devo dire parole chiare e precise», aveva iniziato il Duce incontrando i prefetti delle 17 nuove «province del Littorio»: «L’ordine pubblico deve essere mantenuto a qualunque costo, anche a costo di far fuoco sopra chi lo turbasse». Stesso trattamento alle gesta dello squadrismo alla Farinacci: per il Capo del fascismo e del Governo andavano represse. Nessun tentennamento, raccomandava: «Chi si rendesse colpevole deve essere arrestato e dovete pregare le autorità giudiziarie di procedere per direttissima e di condannare al massimo della pena». Fuoco sugli oppositori, dunque, e condanne esemplari per gli squadristi in ritardo.

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  4. Giusto qualche nota chiarificatrice da chi era presente fisicamente all'iniziativa di Casa Pound e pertanto l'ha vissuta in tutte le sue sfumature.

    Innanzitutto, bisogna sottolineare che l'iniziativa ha riscontrato un'ottima adesione in termini di pubblico: 200 partecipanti, fra l'altro quasi tutti giovani.

    Veramente buono anche il livello degli interventi, da quello di Marcello Gemmato alla conclusione finale dell'autore. Bisogna riconoscere che CP riesce ad esercitare una sorta di alchimia di intenti senza mai rinnegare i suoi contenuti ma anzi in qualche modo imponendoli. La strategia può non essere condivisibile, ma pragmaticamente parlando sta dando i suoi frutti.

    Preme poi sottolineare, al di là delle frasi ad effetto di Repubblica Bari, che la contro manifestazione antifascista è stato un fiasco in piena regola, come del resto non dubitava che fosse chi da anni conosce il territorio.

    Circa 40 individui, molto trasandati e direi comici ( date un'occhiata alle foto su repubblica bari e sul sito go.bari, personaggi da Circo Bellucci ), a rappresentare un coordinamento di sigle da tutta la provincia di Bari. Un'accozzaglia che non è riuscita neanche a farsi vedere da chi presidiava la Biblioteca Provinciale e che ha concluso la sua patetica dimostranza facendo marcia indietro fino a Piazza Umberto: praticamente a circa 1 km di distanza dalla presentazione del libro.

    Insomma, è tutto andato per il verso giusto :)

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  5. Nuovo ordine nazionale da te non vogliamo solidarietà, ma soddisfazione. E prima o poi ce la prenderemo, abbi fede...

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  6. ennesima figuraccia per gli antifascisti. Ormai le fanno in serie :D

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  7. Ma sta gente non ha interessi... Non ha una vita..?
    Se non ci fossero nostre manifestazioni contro cui "contro-manifestare", potrebbero anche suicidarsi in massa, perchè non avrebbero più prospettive di vita!

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  8. Vuoi soddisfazione per cosa coraggioso anonimo? Per aver espresso un pensiero, per di più condiviso da moltissime persone che vedono CPI sempre più vicino al PDL e associati?

    E cosa vorresti fare? Menare? E chi? Ovviamente in gruppo visto che parli al plurale (non vogliamo solidarietà, ma soddisfazione...ce la prenderemo).
    A quanto pare da solo vali poco e niente. Minacce mafiose di questo tipo di solito le sbattiamo sui denti di chi ce le tira addosso.
    Ma visto che si ha a che fare con un anonimo meschino e vigliacco che cerca soddisfazioni in branco o magari nascosto dietro un angolo di strada in attesa che passi la sua vittima, come facevano i peggiori briganti di un tempo, non si può che dimostrare umana pietà, per il momento.
    Per ora non ci passa neanche per il cazzo di tacere. Fattene una ragione anonimo verme. Diremo sempre ciò che pensiamo alla faccia dei censori rissaioli delinquenti che si nascondono dietro un monitor e che si spacciano per ciò che non sono, essendo solo feccia, e della peggiore specie.

    Con le minacce che hai scritto hai dato un'immagine di CPI davvero grandiosa. A quanto pare quelli che la pensando diversamente dalla testuggine vanno menati e messi a tacere con le botte. E questi sarebbero camerati? I fascisti del terzo millennio?
    Chi ragiona e si comporta in questo modo dimostra solo di essere carne per le patrie galere.
    Ci meravigliamo che simili elementi trovino spazio per scrivere queste frasi pubblicamente senza che vi sia un intervento deciso e coerente con il pensiero di chi gestisce questo spazio. Minacciare di rappresaglie fisiche qualcuno è un atto molto grave che non ammette silenzi, né eccessiva superficialità, al di là delle reali capacità di chi escrementa dalla bocca azioni che non potrebbe mai mettere in pratica da solo.

    Se si bannasse questo inutile idiota, forse anche il blog ne ricaverebbe un maggior livello educativo e sociale.
    Ma se si ritiene che quanto scritto dalla scimmia anonima faccia comunque parte integrante del confronto, non possiamo fare altro che prenderne nota anche se non condividiamo il silenzio in merito. Di certo, sul forum Confederatio o del Nuovo Ordine Nazionale, non avremmo mai permesso la pubblicazione di minacce e la presenza di chi le avesse scritte. Però, è anche vero che in casa propria ognuno fa quello che vuole. E noi qui siamo ospiti.

    NUOVO ORDINE NAZIONALE

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  9. In questo blog non si interpreta il pensiero. "Prendersi soddisfazione" non è una minaccia esplicita. Io mi prendo un sacco di soddisfazioni senza alzare un dito.
    I vostri forum prevedono l'iscrizione quindi non sono paragonabili a un blog che ha deliberatamente scelto la non moderazione dei commenti.
    Quanto a bannare un anonimo è impresa impossibile: basta un collegamento mobile con un usb flash per aggirarlo grazie all'ip mobile. E io non amo perdere tempo...

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  10. Nuovo Ordine Nazionale, hai scritto: "Con le minacce che hai scritto hai dato un'immagine di CPI davvero grandiosa. A quanto pare quelli che la pensando diversamente dalla testuggine vanno menati e messi a tacere con le botte. E questi sarebbero camerati? I fascisti del terzo millennio?"

    Ciò che dici è giusto, ma proprio perchè questa persona è ANONIMA non credo possa rappresentare il pensiero di tutti i militanti e simpatizzanti di Casa Pound. Chi non la pensa allo stesso modo di CPI non mi pare sia mai stato "menato" per questo motivo, anzi mi sembra che ormai gli unici che usano la violenza "preventiva" contro chi ha il solo torto di "pensare in modo diverso" siano quei pagliacci degli antifa, ma come ha scritto giustamente Francesco: questi poverini non hanno più ragione d'esistere e tentano di sopravvivere facendosi notare come possono con queste iniziative(?) inutili.

    Massimo.

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  11. Non bhe dai... A Roma e Milano qualche scazzottata "preventiva" tra camerati c'è stata... Non tiriamo sempre in mezzo gli antifa a caso.

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  12. Ci sarà anche stata qualche scazzotata tra camerati, ma ci auguriamo che i motivi siano stati diversi e di altro spessore, anche se è sempre riprovevole che ciò accada.
    Minacciare altre persone, qualunque esse siano, solo perché hanno espresso un loro punto di vista sul piano politico, e ben distante da qualsiasi offesa personale, è un atto indegno e infame, degno solo di chi ha una metrica mafiosa come sistema di vita o di chi ha qualche problema mentale serio e devastante.

    Per umt: ci può star bene il fatto tecnico, ovvero che ci siano una serie di condizioni che rendono impossibile o, quanto meno, complicato risalire all'identificativo della scimmia scrivente. Possiamo prendere per buona anche la svogliatezza nell'attivarsi per eliminare certa immondizia umana. Ma asserire che non è una minaccia ciò che è stato scritto, in quel modo e con quel tenore, rasenta l'offesa all'intelligenza.
    Le interpretazioni di comodo servono solo a lavarsi le mani dalle responsabilità, che non vanno intese solo in campo giuridico ma anche in quelli morale e civile. E a volte, queste due componenti, diventano più importanti della prima.
    Se certe frasi fossero state scritte dalle solite zecche parlanti, non ci sarebbe stato motivo di spendere una sola parola. Ma visto che sembrerebbero arrivare dal nostro ambiente, la questione assume un altro tono.
    Comunque sia non è nostra intenzione dettare regole in casa d'altri. Buono a sapersi che una frase di questo genere:"...da te non vogliamo solidarietà, ma soddisfazione. E prima o poi ce la prenderemo, abbi fede..." sia presa come pacifico confronto, e civile espressione dialettica.
    A questo punto ci chiediamo chi frequenta e con chi ha a che fare umt se difinisce accettabile una frase del genere. Mah!
    Comunque sia, dato che ce ne fottiamo degli idioti che per farsi grandi hanno bisogno di rimanere nell'anonimato, oltre a prendere atto dei criteri che regolano questo spazio pubblico, crediamo sia il caso di chiudere qui l'argomento, dato che il verme anonimo si starà sollazzando nel vedere quando spazio gli è stato concesso.

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  13. Non conosco e non frequento nessun anonimo.
    Mi attribuite cose che non ho scritto: ho detto soltanto che non è un'esplicita minaccia. Non ho mai scritto che è una frase accettabile, né che è una forma di pacifico confronto o di civile espressione dialettica. Vi ho solo spiegato che agli attuali livelli tecnologici e delle mie abilità informatiche la guerra agli anonimi è persa in partenza.
    Bisognerebbe scendere sul terreno della denuncia penale: ma è mio parere che nessun poliziotto postale per quanto accanito possa ritenere quella frase una minaccia esplicita tale da meritare una caccia all'ip.
    E siccome sono un libertario convinto sono ancora deciso a mantenere i commenti non moderati...

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  14. Sono d'accordo con Ugo, ogniuno ha la libertà di parola, anche di dire fesserie. Per di più chi si nasconde dietro all'anonimato, non andrebbe preso in considerazione a priori...

    Massimo.

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  15. Moscardino qui scrivete 200, su un altro forum 100, mageri l'anno prossimo la ricorderete come "quella volta in cui eravamo 300 camerati col littorio c***o in mano". Gli antifa erano un centinaio, bloccati dai vostri cani da guardia in divisa, armati solo di urla e volantini e per questo presi a manganellate, gran bel figurone avete fatto.

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  16. La discussione in questo post è chiusa. Ogni commento ulteriore sarà considerato spam. Il dibattito, che attraversa tre o quattro post, si conclude con la pubblicazione in un post autonomo della replica di Lai, con regole più rigide del solito per i commenti: http://fascinazione.blogspot.com/2011/05/per-chiudere-la-querelle-martorana.html.

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