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Milano, la fronda anti La Russa si accorda con Moratti e tratta con Matteoli

Rientra la fronda nel Pdl contro la Moratti, resta soltanto lo strappo contro Ignazio La Russa, accusato di gestione personalistica e di sicilianizzazione della componente. L'annuncio della trojka dei ribelli, i trombati della destra patriottica esclusi dalle liste elettorali per le amministrative milanesi. Non ci sarà perciò una lista Di Martino, il monarchico vicepresidente del consiglio comunale che aveva aggregato nella protesta un pacchetto di circoli e comitati di area radizionalista: " Dopo gli incontri ed i chiarimenti politici avuti con Letizia Moratti, abbiamo decisono di sostenere la sua ricandidatura a Sindaco di Milano, fin dal primo turno, rinunciando a presentare una nostra lista autonoma. Valuteremo, insieme a Stefano Di Martino e Federico Pizzi, quali liste e candidati della coalizione di centro-destra sostenere. Per ora, i vertici del PDL non ci hanno dato alcuna significativa risposta e garanzia politica, quindi, da questi, non ci sentiamo tuteleati e rappresentati". Il comunicato congiunto è firmato da Fernando Crociani Baglioni, Presidente del Centro Studi PATRIA E LIBERTA',  Vincenzo Forte, Presidente del Circolo UNIONE PATRIOTTICA e Roberto Jonghi Lavarini, Presidente del Comitato DESTRA PER MILANO.
Omnimilano-COMUNALI, MORATTI: BENE RITIRO LISTA DI MARTINO, SEGNO SENSO RESPONSABILITÀ
(OMNIMILANO) Milano, 13 APR - Il Sindaco Letizia Moratti ha espresso la propria soddisfazione per la decisione di Stefano Di Martino di ritirare la lista alla quale avevano aderito “Destra per Milano”, “Centro Studi Patria e Libertà” e “Unione Patriottica”. "Un’iniziativa condivisa anche dal coordinatore e portavoce della lista monarchica Federico Pizzi, segno di un grande senso di responsabilità - spiega un comunicato -, nel rispetto di un percorso condiviso da tutti, anche in virtù dell’attenzione che la città di Milano e l’attuale Amministrazione comunale dedicano alla propria storia e ai propri valori, come dimostrato anche in occasione dei festeggiamenti dei 150 anni dell’unità d’Italia. Il sindaco ha anche chiesto a Stefano Di Martino di mettersi a disposizione della città e di Expo 2015, grazie ai suoi rapporti con la Cina e l’Asia".

Omnimilano-COMUNALI, MONARCHICI: STOP PERCORSO LISTA AUTONOMA MA ATTENZIONE SU CANDIDATURE
(OMNIMILANO) Milano, 13 APR - "Si è appena conclusa la riunione del Comitato della 'Lista Reale - Monarchici e Tradizionalisti per Milano 2011' convocata d'urgenza per questo pomeriggio alla presenza del Consigliere Stefano Di Martino.
Di Martino ha tenuto un lungo intervento per mettere al corrente i componenti del Comitato dei numerosi colloqui intercorsi in queste ultime ore con il Sindaco di Milano Letizia Moratti. Nonostante la contrarietà di alcuni componenti, la maggioranza del Comitato, sulla base di concrete garanzie, ha accettato la richiesta del Consigliere Stefano Di Martino di voler interrompere l'iter già avviato per la presentazione della lista 'Polo tricolore per Milano'". E' quanto scrive in una nota il Comitato "Lista Reale - Monarchici e Tradizionalisti per Milano 2011". "Il Comitato ha quindi provveduto a contattare telefonicamente chi di dovere, per mettere al corrente di quanto deciso e sentirne il parere favorevole alla decisione presa dalla maggioranza. Il Comitato ha quindi ringraziato calorosamente per aver accordato la propria disponibilità ad una battaglia politica tutt'altro che semplice. I monarchici e tradizionalisti milanesi hanno deciso di sposare la richiesta del Consigliere Stefano Di Martino come attestato di gratitudine per essere stato per oltre dieci anni in Comune - e ne siamo certi, lo sarà anche in futuro a livello nazionale- un punto di riferimento istituzionale imprescindibile per Casa Savoia e per i monarchici tutti. Il Portavoce desidera però precisare che, data la diretta privazione di un Consigliere Comunale di riferimento a Milano, i monarchici e tradizionalisti milanesi dichiarano che nei prossimi giorni valuteranno attentamente successivi sviluppi inerenti alle candidature".
 
Omnimilano-COMUNALI, DI MARTINO: "SODDISFATTO DA INCONTRI CON MORATTI"
(OMNIMILANO) Milano, 13 APR - "Mi ritengo soddisfatto per gli incontri intercorsi in queste ore con Letizia Moratti, con la quale ho avuto modo di discutere della mia posizione futura per portare la mia esperienza ultradecennale in Comune al servizio della città anche nei prossimi anni. Il Sindaco mi ha espresso solidarietà per l'inqualificabile comportamento nei miei confronti e mi ha invitato nuovamente a farmi da portavoce nei confronti di tutte quelle realtà che rappresento: i monarchici, l'Unione Sabauda, il mondo della destra milanese in particolare Destra per Milano, Centro Studi Patria e Libertà ed Unione Patriottica, le associazioni Combattentistiche e d'Arma, i comitati di quartiere ed i circoli etnici". Lo dichiara Stefano Di Martino, consigliere comunale uscente del Pdl, dopo le polemiche dei giorni scorsi per la sua esclusione dalle liste per le prossime amministrative. "Molte delle istanze sono state concretamente accolte e ho ottenuto garanzie precise - sottolinea Di Martino -. Ho appena presieduto una riunione e sospeso l'iter per la presentazione della lista. Resta inteso che molti dettagli saranno chiariti nelle prossime ore, così come discuterò la mia posizione all'interno del partito".

In un lungo intervento Vincenzo Forte (Unione Patriottica) dettaglia le accuse sullo spoil system gestito dal "clan dei siciliani" e annuncia il passaggio alla corrente del ministro Matteoli.
Ieri, ci siamo incontrati e chiariti con il Sindaco Letizia Moratti che sosterremo lealmente alle prossime elezioni. A giorni, incontreremo anche il Ministro Altero Matteoli per cercare una soluzione alternativa alla attuale malagestione politica della area PDL ex AN da parte della Famiglia La Russa. I militanti e gli elettori di destra, di Milano e della Lombardia, non sopportano e non tollerano più la sistematica lottizzazione di Ignazio che ha piazzato ovunque parenti, amici e compaesani di Paternò: Romano La Russa (fratello, Assessore Regionale della Lombardia), Marco Osnato (nipote, Consigliere Comunale e Dirigente Aler), Massimo Corsaro (compaesano, vice Capogruppo alla Camera dei Deputati), Antonino Caruso (compaesano, Senatore). Leggere gli elenchi dei consigli di amministrazione, delle nomine e delle consulenze politiche in Lombardia ed al Ministero della Difesa, sembra di leggere l'elenco telefonico di Paternò: Catanzaro, Cosenza, Lo Presti, Milone, Mobilia, Randazzo, Raspagliesi, Virgillito, che ricoprono ed accumulano ruoli apicali, senza particolari meriti, se non la parentela e la fedeltà personale al feudatario Ignazio. A questi si aggiungono alcuni fedeli vassalli lombardi, senza alcun consenso, come, ad esempio, uno su tutti, Giovanni Bozzetti (Consigliere Comunale, Presidente di Lombardia Infrastrutture e Consulente del Ministero della Difesa). Il clan La Russa è vissuto di rendita, come se tutto gli fosse dovuto per fedeltà ideologica. Ignazio ha gestito la famosa quota di potere del 30% del PDL non come fosse di tutta la comunità umana proveniente da Alleanza Nazionale, ma come fosse sua proprietà privata, assegnando candidature, incarichi di partito, consulenze e posti nei consigli di amministrazione. Con l'uscita di Fini e di FLI, La Russa contava realmente il 20%. Con l'esclusione di Di Martino e Jonghi e, sopratutto con la presa di posizione, a livello nazionale, del Ministro Altero Matteoli, ora, il Ras di Paternò può contare su neanche il 10% di consenso reale all'interno del PDL. Proprio per questo, dopo il mediocre risultato elettorale del fratello Romano alle scorse regionali, ha segato dalle lista del PDL, oltre a Di Martino, anche Bozzetti e l'Assessore Maurizio Cadeo, nella vana speranza di far convergere le loro preferenze sul candidato-nipote Marco Osnato: il suo risultato, quindi, servirà a contare il reale consenso elettorale e peso politico di Ignazio La Russa, all'interno del PDL milanese e lombardo. Proprio per questo, pur essendo, dopotutto, un bravo ragazzo, già militante del MSI, gli elettori veramente di destra, fedeli ai propri principi e contrari al sistema di potere larussiano, sicuramente, non  voteranno per Marco Osnato! Con il PDL, la Moratti e Formigoni, per conto della destra, andremo a parlarci direttamente noi, senza il pesante filtro e la interessata mediazione dei La Russa che, oramai, hanno preso credibilità e rappresentatività politica.

8 commenti:

  1. questo avvocato Vincenzo Forte è veramente forte perchè attacca frontalmente il potere larussiano, facendo nomi e cognomi. prima di lui, solo il deputato missino Tomaso Staiti ha avuto questo coraggio politico, nessun'altro!

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  2. Cucù cucù l'affarismo nel pdl milanese non c'è più.... jonghi Javarini sei patetico..
    Tutto questo per qualche posto in lista...

    Andrea Negri

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  3. se il barone facesse veramente politica per ottenere posti, guadagno e carriera, con la sua militanza, le sue conoscenze ed i suoi appoggi, siederebbe da tempo in parlamento. può piacere o no, ma il barone fa politica per passione ed in maniera assolutamente disinteressata e questo, a milano, lo sanno tutti, anche i suoi peggiori detrattori. chi lo critica, evidentemente non lo conosce bene e parla solo per sentito dire, preconcetti e partito preso!

    Francesca Cianfarini, Milano

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  4. Davvero. La persona in quesytione può essere in buona fede ma si sta coprendo di ridicolo. L adignità non è di casa nel PDL.
    Lavarini da sgherro prezzolato anti Minetti (in difesa di Berlusconi ricordiamolo bene) a barricadero che strappa per tornare nelle braccia della rivoluzione a colui che rientra nei ranghi come quelli si appellano al papà contro il fratello grande...
    Il dramma, perchè di questo si tratta, è che il berlusconismo ha distrutto tutto. Se sia causa o sintomo non importa ma resta di fatto che oggi la visibilità è tutto. Non conta più l'arrosto solo tanto tanto tanto fumo. E la cosa si riscontra anche nella società. Che sia in buona fede nessuno lo discute ma ormai la mancanza di decenza va oltre le divisioni politiche.

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  5. ....visto UMT ?? come volevasi dimostrare....lavarini e di martino due miserabili questuanti :):):):):)

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  6. lavarini e dimartino forse saranno anche dei miserabili questuanti ma lo fanno alla luce del sole e con chiare motivazioni politiche;

    sai quanti fascistoni duri e puri ho visto in coda dai vertici del pdl, milanese e romano, a chiedere ogni genere di favore?

    dovessi fare l'elenco, con nomi e cognomi, anche di noti rappresentanti delle sigle destroterminali, questo blog non basterebbe...

    :-)

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  7. .....falli..falli questi nomi...il mio non c'e'! Qual'e' la logica del tuo commento ...mal comune , mezzo gaudio ?? E te come ti chiami ? Io sono Stefano Orlandini, tanti anni fa detto Bistecca.

    cari saluti a UMT e a chi mi vuol bene....

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  8. Onore al "Camerata Bistecca", nulla da dire su di lui, ma non tutti i suoi camerati sono disinteressati come lui ed anche lui lo sa bene!

    cari saluti a UMT ed a Bistecca al quale vogliamo bene....

    ;-)

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