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Alemanno e gli stupri: se la prende con la sinistra ma la campana suona per lui

Gianni Alemanno aveva costruito la conquista del Campidoglio a partire da una forte domanda securitaria. Ora a distanza di poche settimane dal rogo (in cui sono morti quattro bambini Rom) che ha dimostrato il fallimento delle sue politiche di controllo dei migranti e dei nomadi, arriva l'ondata di stupro. E per una smentita (la stronza spagnola che si fingeva prostituta per un gioco erotico con il fidanzato e simula lo stupro per paura di un preservativo rotto mentre scopava con uno sconosciuto) dall'ex ambasciata somala abbandonata e dalla caserma del Quadraro arriva la conferma di una Capitale in caduta libera.
E' dallo stesso Storace, suo sodale per un decennio nella Destra sociale, che arriva la più esplicita ammissione del fallimento di un progetto politico, già discreditato sul fronte dell'affarismo e del clientelismo più sfacciato mentre nelle donne del quartiere, che hanno lanciato uova contro la caserma dei violentatori (nella foto lo striscione lasciato sul cancello) e organizzato un corteo, si è trasformato in esplicita contestazione della violenza del potere     

Gianni Alemanno, sindaco di Roma
"Dopo giorni e giorni di massacro su Roma creato dalla sinistra che ha strumentalizzato ancora una volta  le donne per mettere sotto accusa un’amministrazione di centrodestra, oggi che emerge la verità noi diciamo ancora una volta che siamo stanchi di una politica e di una sinistra che gioca sulla pelle delle donne. E dico questo sapendo che sono in corso tre indagini su casi di violenza sessuale: voglio dire che il tema della violenza sessuale c'è e che noi lo vogliamo affrontare, e lo affronteremo con una grande manifestazione lunedì. Quella di oggi è una grande e importante manifestazione, è un atto di forza e di coraggio proprio per rivendicare questo; c'è una retorica del femminismo, c'è una strumentalità della sinistra che viene utilizzata in ogni circostanza. In questi anni".



Francesco Storace, Segretario di La Destra
«Per Alemanno l'ossessione è una sinistra che lo vuole morto. E inutile l'inseguimento sulle Olimpiadi... Farebbe meglio a occuparsi della sicurezza, ma sembra avere il terrore di una svolta netta, di destra. Il problema non è quanti assessorati deve avere la Capitale, ma chi garantisce sicurezza in città». 



Monica LanfrancoLiberazione
Nella vicenda della donna arrestata e violentata, sembra, da almeno un carabiniere (ma l'indagine è in corso e comunque almeno altri due colleghi e un vigile urbano sapevano cosa stava capitando) c'è un dato sconcertante, ma purtroppo non estraneo alla mentalità corrente: gli uomini, ricordiamolo, che in quel momento vestivano una divisa che rappresenta la legge, e quindi la collettività, sostengono che al rapporto sessuale la donna ha dato il suo consenso. E questo basta loro come giustificazione di innocenza rispetto all'accusa di stupro. Sono gli uomini che detenevano una donna perchè accusata di furto, sono gli uomini che in quel momento esercitavano il potere di arresto demandato loro dalla società a riparazione di un reato. La domanda è: ci può essere consenso libero da parte di una donna in stato di arresto, (quindi non libera), ad un rapporto sessuale con uno o più uomini che sono i suoi detentori, ovvero i rappresentanti della legge? Ricordo che nel memorabile docu film Processo per stupro uno degli avvocati sosteneva che la giovane abusata da Izzo e Ghira aveva volontariamente praticato un atto sessuale sul suo aguzzino. Si trattava di due ragazze e di quattro uomini, armati e su di giri. Consenso? Che in una caserma si possano compiere atti di indicibile violenza lo sappiamo, purtroppo. Quello che fa vergognare è che si possa pensare di passarla liscia. Ecco la verità.

5 commenti:

  1. Una domanda per Tassinari: quanto c'è, se c'è, dei vecchi elementi di Terza Posizione nel personale di Alemanno finito in Parentopoli?

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  2. C'è un posto vuoto, come nelle famiglie all'antica, per i pranzi d'occasione, quello lasciato da Peppe Dimitri. Ed è mia convinzione che in qualche modo il trapasso evidente da un sistema coeso di forte solidarietà comunitaria (delle origini) a un arraffa arraffa abbastanza generalizzato sia stato accelerato dalla sua scomparsa.
    Dimitri fu il vero capo di Terza posizione, come ha riconosciuto Adinolfi dopo la morte prematura. E' stato lui a traghettare un intero pezzo di fascisteria romana dentro la comunità di Alemanno, che gli ha riconosciuto un ruolo primario di consigliere.
    Tra gli stretti collaboratori di Alemanno ci sono alcuni quadri dirigenti di Tp: da Mottironi (già dal ministero) che si è fatto quattro anni di custodia cautelare per essere poi assolto al processo per banda armata a Montani che fu arrestato con Dimitri mentre trasportavano un arsenale, a Ponzio che di Dimitri era un dei pupilli all'Eur.
    Dal legame con Alemanno si sono sganciati da tempo due parlamentari Pdl: De Angelis (credo sia approdato a Fli) e Piso, entrambi processati per Tp. Il primo da latitante, condannato, il secondo da detenuto, assolto...
    E poi ci sono molti giovani provenienti dai ranghi dei gruppi eredi di Tp:da ANDRINI (EX mp) a Lucarelli (Forza nuova).

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  3. Caspitonzoli, mai mi sarei aspettato da uno studioso attento del "nostro mondo" come te UMT che potessi confondere il Candido De Angelis approdato nel Fli con il Marcello De Angelis attuale direttore di Area!
    Cospargiti il capo di cenere, tanto siamo in quaresima!

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  4. Stefano, a suo tempo De Angelis si è schierato con Fini, poi ha fatto marcia indietro poi ... poi leggo che tra i superstiti del gruppo del Senato c'è un De Angelis. Ho usato una formula prudenziale proprio perché a seguire i frenetici spostamenti dei liberalfuturisti non basta una intera task force figurati uno anche bravo come me?
    E' mercoledì delle ceneri, oggi? Cazzo, ieri non ho mangiato la lasagna di rito, oggi non mi posso cospargere il capo. Intanto mi risintonizzo sul calendario e aggiorno il db mentale. Grazie, Stefano ...

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