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Licenziato il direttore di "Sud" a Catania per le sue inchieste scomode. Il pretesto: è fascista

(umt) A lanciare l'allarme è Alberto Spampinato, il cronista parlamentare dell'Ansa e sindacalista che dirige Ossigeno per l'informazione, l'Osservatorio dei giornalisti sotto minaccia, con una breve nota nella sua newsletter:
Antonio Condorelli è stato “allontanato” dall’incarico di direttore del quindicinale free press “Sud” di Catania in circostanze poco chiare che fanno pensare a una censura della aggressiva linea di giornalismo di inchiesta adottata in questi mesi. Alla guida di Sud, Condorelli ha movimentato il panorama informativo etneo dominato dal monopolio del quotidiano “ La Sicilia ” di Mario Ciancio.
Ma la motivazione dell’editore di Sud free press per l’allontanamento del direttore Antonio Condorelli è di tutt'altro taglio:
Condorelli, infatti, è stato allontanato in quanto è emerso un dato, a noi tutti completamente ignoto, che abbiamo ritenuto di insuperabile incompatibilità con la cultura e la storia di vita degli editori… abbiamo appreso che Antonio Condorelli appena nel 2006 è stato eletto segretario nazionale della Gioventù Nazionale, il movimento giovanile della Fiamma Tricolore, forza politica di estrema destra. Abbiamo ancora letto documenti che danno atto dell’attività estremistica compiuta dal Condorelli quale primo rappresentante di quel movimento, con tanto di bandiere nere, saluti romani e posizioni francamente inconcepibili per una sana cultura liberale e democratica… Abbiamo,increduli, constatato che il Condorelli si rivolgeva ai suoi colleghi di partito chiamandoli “Cari camerati” e concludendo con la frase “Abbiamo la fiamma nel cuore.
Per essere editori di un giornale investigativo fanno francamente ridere: ci vogliono cinque anni per accorgersene?
Condorelli comunque va diritto per la sua strada e rassicura i suoi lettori:
Con pochi ma fidati colleghi stiamo mettendo a punto il progetto per una nuova iniziativa editoriale d’inchiesta. Un’iniziativa fatta esclusivamente da giornalisti. Ancora una volta a parlare saranno i fatti. Parallelamente inizieremo un percorso di sinergia con le tante testate indipendenti siciliane. Un appuntamento in settimana: mercoledì 16 febbraio per conoscere il nome della testata attualmente in corso di registrazione.

Ah, dimenticavo, quella di Spampinato non è un'omonimia. Il fratello Giovanni, corrispondente dell'Unità e dell'Ora da Ragusa, fu ammazzato nel 1972 dal figlio di un alto magistrato, coinvolto in un altro delitto maturato in un ambiente in cui erano contigui elementi di estrema destra e mafia agraria.

3 commenti:

  1. quali sarebbero queste "inchieste scomode"???bu', non è dato sapere. dunque trattasi di dispositivo retorico per infinocchiare il lettore facendogli sposare le assurde tesi esposte.
    e poi: in un territorio dove i fascisti sono da sempre al fianco dei mafiosi, dei ladri, dei politici corrotti, dei narcotrafficanti, dei burocrati affaristi, come cacchio si può credere che uno di essi possa disturbare qualcuno di potente?? ma per favorte tassinaro si svegli...proprio a catania dove nemmeno un chirurgo potrebbe separare i mafiosi dai fascisti
    micio che canta

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  2. FN e Fiamma sono comunque troppo diverse.

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  3. micia che canta, a sostenere che il direttore di Sud è stato tagliato per le inchieste scomode non sono io ma Alberto Spampinato, responsabile dell'Osservatorio dei giornalisti minacciati e fratello di una vittima del terrorismo fascio-mafioso.
    Comunque domani pubblicherò la ricostruzione delle vere ragioni del licenziamento e l'elenco delle principali inchieste contro i potenti pubblicate da Sud.

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