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La linea retta di Paolo Signorelli

Ancora sulla polemica tra Confederatio e socialisti nazionali
da ipharra.org
Pubblichiamo di nuovo l'articolo di Paolo Signorelli, Presidente del Laboratorio Politico Forza Uomo e creatore della Confederatio, ad uso e consumo di chi si appropria di idee altrui, travolgendone il significato per scopi di piccolo cabottaggio politico.
Settembre 2010
Io non so cosa vada capitando ma il sole augustano credo che abbia comminato qualche appannamento. Improvvisamente mi ritrovo dinanzi a polemiche che ritenevo essere state superate nel senso della chiarezza. Ripartiamo con il "neofascismo"? Da decenni io e i miei compagni di lotta abbiamo preso la via del superamento non delle Idee, ma della prospettazione di esse attraverso forme (estetiche) e prassi rinnovate, convinti della necessità di andare avanti ed oltre, senza la castratura del missismo o, come ci ricorda Claudio Marconi, l'azione della "fascisteria" che è servita a "marcare" il fascista così come l'antifascista voleva. "Una rappresentazione di come certa dirigenza della cosiddetta area ha venduto, nel senso più pieno della parola, un patrimonio di Idee e di come ha usato i giovani, i giovanissimi e i meno giovani che, credendo in quelle idee, continuavano ad andare in galera e qualcuno a rimetterci la pelle; è un palude che emana..."
Ed ora rischiamo di porre termine all'avventura della Confederatio in nome di un "Linea Retta" da nessuno di noi rinnegata? Per carità di Patria! Io non sono mai andato a Predappio. Non credo che per questo io possa essere tacciato di afascismo. Sono i fatti della mia vita a parlare. Così come lo sono quelli della "vita" di tanti abituati ad esaltarsi in volkloristici pellegrinaggi.
Per anni abbiamo elaborato ed operato per dare un senso ad un progetto che consentisse di uscire dalla pania delle solite espressioni illusionistiche e dalla incapacità di essere noi a divenire attori di storia. Andando all’analisi del documento in cui ci presentammo come Laboratorio Politico Culturale, dopo l’individuazione del Nemico, indicammo le vie e le mete. Abbiamo parlato di comunicazione e di estetica, di marketing politico inteso alla individuazione dei target. Abbiamo, insomma, fornito degli indirizzi di lotta che ci consentissero di uscir fuori dal pressappochismo  inutile e dannoso portato avanti dalla cosiddetta Area e dei Movimenti che l’hanno rappresentata con risultato Zero. 
Abbiamo scritto di Comunità  di Popolo e di Confederazione delle Comunità. E delle Comunità “aperte” indicando le strutture organizzative per la riconquista del Territorio.E giungemmo a parlare del perché noi guardiamo ad una “strategia rovesciata” (o capovolta) per evitare di ripercorrere antichi errori. Nelle loro differenze riconosciute, tutti devono lavorare per e nel Laboratorio Politico-Culturale che elabora il Progetto (dobbiamo  spiegare ancora che cosa s’intende per Progetto? Che cosa vogliamo noi proporre e non sul piano delle parole ma della costruzione alternativa e propositiva del nostro Stato?) la cui realizzazione dovrà essere affidata al Movimento di Liberazione Nazionale. Non il Movimento che costruisce il Progetto, ma il Laboratorio che mette a punto il Progetto per consegnarlo, poi, al Movimento. Si progetta anche attraverso il fare. Il fare della Confederatio consiste nello studiare e rendere operative l’asciando l’iniziativa  - autonoma ancorché concordata – alle realtà che si riconoscono nel patto e che attraverso i rappresentanti territoriali vivono la Comunità “aperta”. E poi ci sono i documenti che parlano nella loro chiarezza espositiva ed anche nominalistica.
Non voglio insegnare nulla a nessuno e però devo ricordare alla giovane e meno giovane militanza che già con l’esperienza di “Costruiamo l’Azione” si fornì una elaborazione (vedi Comunità Organiche di Popolo) non dissimile da quella che andiamo a  prospettare. Allora una feroce repressione ci mise fisicamente fuori gioco e non perché fascisti ma a causa della nostra impostazione rivoluzionaria e quindi inaccettabile perché pericolosa. Ma le Idee non si uccidono. Con o senza iconografie patinate. Ciò che importa è la Linea Retta. 
E sopra di noi le stelle.
In alto i cuori!
Paolo Signorelli

18 commenti:

  1. non esiste solo ipharra.org.............

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  2. Mi ero ripromesso di non alimentare pretestuosi "lavaggi pubblici" ma é doveroso che precisi che trattavasi di una MAIL PRIVATA inviata dal compianto Professore ad alcuni mirati indirizzi tra cui il mio con l'allegato che é divenuto soggetto pubblico anziché l'oggetto (originario) di un dibattito interno. Verità per verità quindi ora ripropongo la mail pervenutami e la mia risposta che diedi a Paolo ed agli altri indirizzi in data 16 settembre 2010.
    Ringrazio e cordialmente saluto.

    ----- Original Message -----
    From: Paolo Signorelli
    To: ....omissis.....
    Sent: Thursday, September 16, 2010 5:56 PM
    Subject: Quali aree?


    Attendo, risposte, critiche, commenti
    sempre oltre!
    paolo signorelli

    Da: portavoce
    data: giovedì 16 settembre 2010 18.47

    A: .....omissis.....
    Oggetto: Re: Quali aree?

    La mia risposta Paolo , e chi mi legge, é molto sintetica;

    a) vediamo dunque il progetto e le tesi che lo sorreggono
    b) vediamo se alla luce di esso riusciamo a trovare il modo di portarlo a conoscenza esterna.
    c) Anch'io attendo pareri e commenti intanto circa sia il documento "struttura" ed il documento "perseo", inviato a Voi tutti.
    d) come "socialismo nazionale" siamo riusciti ad intercettare una domanda crescente di chi sta cercando "un tetto condiviso" per non rimanere colpiti dall'imploaione del sistema e per non rimanere isolati nel momento in cui la repressione (comunque antifascista) di destra e di sinistra vorrà far tacere gli Uomini Liberi. E fermo restando il concetto a noi prediletto di "acculturamento" di chi vive solo di "volklore" certo non gettiamo il "bambino insieme all'acqua sporca". Qui dobbiamo trovare Uomini e mezzi, oltre che dialettica.
    e) Non é in discussione evidentemente la comprovata coerenza di ognuno di noi ma é in discussione la necessità di raggiungere concretamente la fattibilità di una ritrovata Comunità che é il fine strategico che credo cerchiamo tutti per combattere l'ultima battaglia e questo può avvenire non solo con "l'estetica" ma anche con precise indicazioni politiche che il Centro Studi - in quanto realtà metapolitica - vorrebbe raggiungere con altri in un "movimento" costruito giustappunto su un Progetto. Se ciò non sarà possibile potrà essere che il Centro Studi possa trasformarsi anche in movimento politico - ma non certo ora e non certo per decadere nei "ludi cartacei" - ma prima vuole provare a percorrere quella Linea Retta con chi é sullo stesso cammino.
    Qui stiamo e da qui occorre partire con tutti quelli che ci vogliono stare.
    Come detto non ci poniamo il problema neofascismo perché come Socialismo Nazionale ripartiamo dall'origine e non dai surrogati ma é evidente che chi storce il naso per tale fermo ancoraggio alla nostra Storia(cioé chi venisse dalla cerchia estranea alle radici di fondo di ognuno di noi con malcelata diffidenza) é evidente che non ci può essere utile. Chiunque viceversa non avrà snobismi e strabismi nei nostri confronti sarà benvenuto nella trincea. Ma non credo che sia questo al momento il problema.
    Eja.
    Maurizio Canosci

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  3. Questo non è un articolo ma una mail privata del 16 settembre 2010 data in pasto a tutti come se fosse un articolo. Ne ho copia in memoria con la risposta che diedi allora. Fu mandata dal compianto Paolo ad alcuni indirizzi mail per un dibattito strettamente interno.
    Non aggiungo altro per carità di Patria.

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  4. voglio ridere...ma dopo quanto postato dal portavoce...questo non lo ce lo aspettavamo proprio...notizia di ieri.

    sono venuti a farci il pistolotto della fascisteria gente che fino a ieri...FINO A IERI
    ...DICO IERI... 27 DICEMBRE 2010...era in Forza Nuova sez. PREDAPPIO ...
    ma siamo su scherzi a parte ?


    27.12.2010
    "Forza Nuova a Forlì perde uno dei suoi esponenti storici..."

    dottor tassinari io stenderei un vielo pietoso.

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  5. io non stendo veli, li tolgo, caso mai.
    quanto alla natura originale del testo, l'uso sociale lo ha comunque modificato, a torto o a ragione: come ho avuto modo di affermare + volte, il testo controverso "elogio della rivolta" di caratossidis è un mio falso giornalistico. Ho fatto cioè l'operazione che fanno centinaia di miei colleghi (Pansa ad esempio era bravissimo nel trasformare un'intervista in un monologo senza interpolazioni) assemblando una decina di commenti del Greco sulla sua pagina fb. E'tecnicamente un falso quindi anche se, correttamente, PC non ha contestato la mia operazione.
    a torto o a ragione l'unico che potrebbe confutare la decontestualizzazione nel caso corrente non lo può fare e quindi oramai quello è diventato uno degli ultimi articoli di signorelli.

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  6. Il comunicato è un chiarimento necessario viste le critiche vacue degli ultimi tempi e una presa di posizione netta.
    Uscire dal tunnel del fascismo per noi è d’obbligo se vogliamo realmente seguire l’insegnamento dei nostri maestri e se vogliamo dar vita a progetti politici destabilizzanti per il sistema stato e non ci sentiamo fuori luogo né faziosi nel dire questo, perché abbiamo chiara, evidentemente più di altri, l’idea di chi ci ha educato e preceduto: Clemente Graziani, Generoso Simeone, Paolo Signorelli.
    Smettiamola con le polemiche, sono inutili e ci portano a consumare il tempo in maniera non costruttiva, non siete voi i nostri nemici, abbiamo soltanto intrapreso strade diverse.
    Siamo i continuatori del pensiero di Signorelli, come lo siamo di Generoso Simeone e di tutti quegli uomini liberi che hanno compreso che le ideologie macchiano e non costruiscono, che il Fascismo è finito e il neofascismo ha creato soltanto caricature.
    Mi rispose una volta una persona a voi cara che non c’è nulla da inventare, che tutto è stato fatto, mi dispiace dirvelo ma non è così e se lo credessi anche solo un secondo vorrebbe dire aver tradito un sogno e aver tradito degli uomini che hanno combattuto per quel sogno.
    Nulla di personale solo scelte politiche.
    Per questo chiedo per cortesia di terminare con il cianciare da comari di sacrestia, andiamo avanti per le strade scelte e aspettiamo che il tempo dia forma ai nostri progetti.
    Sempre in alto!

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  7. Allora ecco la mia risposta di allora (16/09/2010, ore 18.47 - l'unica forse che ricevette Paolo), che riconfermo, anche perché noi viviamo alla "luce del Sole". Mi spiace solo la scorrettezza non di UMT, ma di coloro che si ritengono - malamente - epigoni di chi probabilmente oggi li manderebbe facilmente a.....fan.....lo !

    La mia risposta Paolo , e chi mi legge, é molto sintetica;

    a) vediamo dunque il progetto e le tesi che lo sorreggono
    b) vediamo se alla luce di esso riusciamo a trovare il modo di portarlo a conoscenza esterna.
    c) Anch'io attendo pareri e commenti intanto circa sia il documento "struttura" ed il documento "perseo", inviato a Voi tutti.
    d) come "socialismo nazionale" siamo riusciti ad intercettare una domanda crescente di chi sta cercando "un tetto condiviso" per non rimanere colpiti dall'implosione del sistema e per non rimanere isolati nel momento in cui la repressione (comunque antifascista) di destra e di sinistra vorrà far tacere gli Uomini Liberi. E fermo restando il concetto a noi prediletto di "acculturamento" di chi vive solo di "volklore" certo non gettiamo il "bambino insieme all'acqua sporca". Qui dobbiamo trovare Uomini e mezzi, oltre che dialettica.
    e) Non é in discussione evidentemente la comprovata coerenza di ognuno di noi ma é in discussione la necessità di raggiungere concretamente la fattibilità di una ritrovata Comunità che é il fine strategico che credo cerchiamo tutti per combattere l'ultima battaglia e questo può avvenire non solo con "l'estetica" ma anche con precise indicazioni politiche che il Centro Studi - in quanto realtà metapolitica - vorrebbe raggiungere con altri in un "movimento" costruito giustappunto su un Progetto. Se ciò non sarà possibile potrà essere che il Centro Studi possa trasformarsi anche in movimento politico - ma non certo ora e non certo per decadere nei "ludi cartacei" - ma prima vuole provare a percorrere quella Linea Retta con chi é sullo stesso cammino.
    Qui stiamo e da qui occorre partire con tutti quelli che ci vogliono stare.
    Come detto non ci poniamo il problema neofascismo perché come Socialismo Nazionale ripartiamo dall'origine e non dai surrogati ma é evidente che chi storce il naso per tale fermo ancoraggio alla nostra Storia (cioé chi venisse dalla cerchia estranea alle radici di fondo di ognuno di noi con malcelata diffidenza) é evidente che non ci può essere utile. Chiunque viceversa non avrà snobismi e strabismi nei nostri confronti sarà benvenuto nella trincea. Ma non credo che sia questo al momento il problema.
    Eja.
    Maurizio Canosci

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  8. Dato per assodato che chi si sente antifascista (a meno di rinnegare quasi totalmente le sue idee) è fuori dal Progetto, ritengo che quello che conta sono le linee guida del Progetto a base di un Movimento di Liberazione Nazionale.
    Il fascismo e/o il neofascismo così come sono stati conosciuti dalla storia e dalla cronaca (anche quella di "area") non dovrebbero essere a fondamento del Progetto.

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  9. Le fondamenta del Progetto partono da un semplice dato assodato; le realizzazioni sociali, economiche e statuali promosse dalle Idee-Forza del socialismo nazionale sono le uniche che hanno dimostrato reale alterità rispetto al modello di sviluppo marxista-leninista e liberalcapitalista, non a caso alleate in termini bellici contro la cosiddetta "Terza Via".
    Tali Idee-Forza sono per loro natura dinamiche e non statiche e quindi non possono rimanere unte agiografie patinate (per ritrovare sempre un senso alle parole di Paolo Signorelli) ma divengono sempre attuali se condotte con logica di rinnovamento e avanguardia invece di stantie rappresentazioni.
    Su questo noi intendiamo lavorare e con noi chi la pensa allo stesso modo; ma non accetteremo mai "abiure" ipocrite, fuorvianti e discriminatorie produttrici di un "nulla".
    Insomma al di là dell'estetica non barattiamo.....l' Etica.

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  10. Posso anche sbagliarmi ( e mi rendo conto che siamo su di un "diario" aperto a tutti) ma parlando da "esterno" al Progetto e all'eventuale Movimento dalle tue parole ne ricavo che fai uscire il fascismo (o come lo chiami tu socialismo nazionale) dalla porta e lo fai rientrare dalla finestra (o viceversa se ti piace di più).
    Per creare un nuovo Movimento non si tratta di abiurare alcunchè ma di diffondere Idee-Forza che possano essere condivise da una più vasta platea di uomini.
    Uscire dall'Europa, dall'euro, dal patto atlantico, dal capitalismo e chiedere per la Nazione una reale sovranità politica e monetaria sono, a mio avviso, Idee-Forza che possono essere condivise senza necessariamente far riferimento al fascismo.

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  11. E difatti i 3 punti salienti dell'incontro ad Isola Farnese e ripresi pari pari all'incontro di Monticchiello sono i seguenti:

    - sovranità monetaria, militare, politica ed economica dell’Evropa,
    - lotta alla ideologia economicista,
    - alternativa di Democrazia Partecipativa contro ogni assemblearismo partitocratico,
    - riconoscimento delle Identità Popolari.

    Ma poi ci si é incartati tra chi pretende di "non farsi riconoscere" e chi - come noi ed altri - "non teme di essere riconosciuto" assicurando a tutti NESSUNA PREGIUDIZIALE purché sia reciproca.

    Più chiari di così !

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  12. Precisando che, dei Presenti ad Isola Farnese, solo SN ha partecipato all'incontro di Monticchiello.

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  13. Insieme a Stelvio Dal Piaz ("di cui TUTTI applaudirono l'intervento a Isola Farnese") e con delega di Cursus Honorum, caro "anonimo"...

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  14. ma non vi mettete d'accordo su di voi sigle seminesistenti...come pensate di essere una avanguardia ??

    via via

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  15. uno che volesse avvicinarsi a voi avrebbe gia' le idee confuse con quale ramo scegliere fra i due vostri con i quali vi bisticciate qui'


    via VIA

    anonimo veneziano anonimo come Voi anche se vi firmate

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  16. Anonimo veneziano mi sà che tu non hai solo.... i piedi...."a mollo"... ;-))

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