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La 'ndrangheta padana: perché non se ne parla?

'Ndrangheta padana è l'ultimo libro di Enzo Ciconte, l'ex parlamentare dei ds che è riconosciuto come il maggior esperto di mafia calabrese. Di questo volume, come sottolinea Peppino Caldarola in una metarecensione sul "Riformista" del 9 novembre, se ne parla. Perché "Ciconte rompe molti schemi tra cui quello che associa queste organizzazioni alla sopravvivenza di culture antiche e al degrado dimostrando la 'modernità' delle organizzazioni criminali". E sfata la leggenda metropolitana che fissa la presenza mafiosa nel Mezzogiorno.
E invece, per riprendere la splendida metafora di Leonardo Sciasci, la "palma va al nord". Ciconte dimostra che la 'ndrangheta è bene insediata al Nord "con legami con le imprese, la società civile e la politica ... soprattutto nei territori dominati politicamente dalla Lega Nord che non è riuscita a fare argine alla criminalità e anzi spesso ne ignora colpevolmente l'esistenza".
Da tempo, invece, sono evidenti gli intrecci tra settori del Pdl e la criminalità organizzata in Lombardia. Come ricorda una rivista di estrema sinistra, "FalceMartello" a proposito del blitz di luglio con 304 arresti, con un articolo dedicato al caso Pavia:
La ‘ndrangheta padana inguaia il centrodestra di Mauro Vanetti 
martedì 21 settembre 2010
13 luglio: 304 arresti grazie alle indagini condotte dalle procure antimafia di Reggio Calabria e Milano. Maroni si è preso indebitamente il merito degli arresti, che semmai evidenziano la compromissione del mondo politico-affaristico lombardo, di cui la Lega Nord è una parte importante, con la ‘ndrangheta calabrese.
Originarie delle regioni meridionali, le mafie sono ormai imprenditrici su tutto il territorio nazionale. La ‘ndrangheta aveva posto Pino Neri, suo punto di riferimento per Pavia e provincia, a capo di una federazione di cosche (‘ndrine) in Lombardia
Se l’affare più grosso è l’Expo 2015, l’indagine riguarda anche il radicamento della ‘ndrangheta nella politica e nella Sanità. Pasquale Libri, della “cosca Libri”, dirigeva il settore appalti della clinica San Paolo di Milano; accusato di voto di scambio a favore di Giammario (PdL), si è misteriosamente suicidato.
In questa geografia criminale non stupisce la relativa importanza di Pavia, col suo ampio arcipelago di ospedali e cliniche. Spicca tra gli arrestati Carlo Chiriaco, direttore dell’Asl di Pavia, esponente PdL, ex segretario provinciale Dc. Convince poco la tesi dei suoi avvocati che sia un “mitomane” che ama fingersi mafioso! Nella Lombardia di Formigoni nella Sanità spadroneggia il “Faraone” targato Pv, l’assessore e parlamentare Giancarlo Abelli.
Proprio su Abelli Chiriaco e Neri avrebbero convogliato i voti mafiosi alle regionali 2010. Scambi di voti e favori avrebbero favorito anche l’assessore comunale Trivi e altri politici locali. Trivi, che fu avvocato difensore di alcuni naziskin, si è dimesso. Il consigliere comunale Labate (fratello di un consigliere di Reggio Calabria accusato di avere rapporti con la cosca Libri) ha dovuto dimettersi dalla commissione Territorio e oggi guida una fronda interna al PdL, chiedendo un rimpasto. La Lega non è uscita pulita: Ciocca, leghista e record di preferenze alle elezioni regionali, è stato addirittura filmato in un incontro “d’affari” con Neri. (...)

2 commenti:

  1. Ora qui bisogna toccare un nervo scoperto della malavita del sud, dislocata al nord, aspettandomi delle repliche velenose.Voglio citare cosa ne pensava uno studioso meridionale, noto e accanito antifascista, nonché docente universitario, maestro di intere generazioni di esuli, Gaetano Salvemini. Costui sosteneva che è tipico nel carattere del meridionale, delle popolazioni del sud Italia, un carattere da "malandrino" che lo rende insensibile ed estraneo alle sorti della comunità, in quanto prevale su di lui una sorta di "amoralismo familiare" per cui prima di tutto vengono i legami di sangue e poi molto dopo, quelli della comunità.Ergo il problema è di stirpe, di sangue,di razza, quindi insolubile. Un esempio positivo, può essere quello della Germania comunista, che in pochi decenni è stata integrata nella madre patria, superando il ritardo, in cui era vissuta per decenni. Sorge spontanea una domanda, ma con tutti i soldi buttati nel sud Italia per decenni e decenni, perché nonostante ciò, rimane una zona più simile al nord Africa, che al continente europeo?

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