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Il romanzo criminale dell'Italia golpista

  Polvere nera è un noir scritto da Alessio Billi e Massimiliano Griner che raccontano gli anni Settanta come una grandiosa epopea. Frutto di anni di ricerche sul mondo sommerso delle trame nere e dei servizi deviati, Polvere nera è il “romanzo criminale” dell’Italia golpista, terrorista e massonica. Mescola le vicende personali di tre personaggi con i fatti della Grande Storia: l’ossessione anticomunista, le stragi di piazza Fontana e di piazza della Loggia, la violenza dell’ultrasinistra, le proteste di Pasolini contro il Palazzo, i depistaggi delle forze dell’ordine, il crescente potere delle logge segrete.

Siamo nel fatidico 1974. Da una parte c’è un funzionario del Viminale che pensa solo ad arricchirsi e si schiera dalla parte dei burattinai del potere, coprendo sanguinosi attentati; dall’altra un giornalista col vizio del bere che indaga sui rapporti indecenti tra istituzioni e massoneria e si scontra con reticenze, insabbiamenti e diffuso scetticismo. In mezzo un poliziotto sanguigno che si infiltra in una formazione di estrema sinistra per cercare una sua verità ma si innamora della persona sbagliata.
La tela di questo “Italian Tabloid” mischia elementi del giallo, del romanzo storico, del thriller e della spy story, e si dipana tra tradimenti, vendette, amori, intimidazioni, doppi giochi, rivelazioni e pentimenti come in una sorta di folle tragedia shakesperiana. Le vicende dei tre protagonisti si alternano e si intersecano, fino a precipitare in un bellum omnium contra omnes in cui non esiste ragione ed in cui tutti sembrano sconfitti. Nelle rovine che la guerra dissennata produce, l’unico vincitore è la mente raffinata che è riuscita a conquistare l’Italia portando a termine il disegno di un’oligarchia invisibile.
Polvere nera rappresenta la parte più oscura del nostro recente passato ma parla anche dei nostri giorni, perché il piano segreto degli oligarchi è drammaticamente attuale. Polvere nera è un affresco corale che non fa sconti a nessuno, rivendicando con orgoglio lo spazio dei sentimenti e gli ideali di una convivenza civile che l’incedere degli anni di piombo ha rovinosamente cancellato. Nella terra dell’illegalità e del malaffare, i confini tra bene e male diventano sfuggenti, e la redenzione è possibile solo se alla fine di un lungo tunnel si trova l’amore. 

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