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Il dirottamento di Ronchi e la mancata verità su Peteano




Il 6 ottobre 1972 nel tentativo di dirottare un fokker dell’ATI diretto da Ronchi dei Legionari a Vienna fu ucciso in un blitz delle forze dell'ordine, dopo alcune ore di trattative (la richiesta per liberare i passeggeri era la libertà per Franco Freda e duecento milioni per finanziare la guerriglia nera), 
Ivano Boccacciol'ex parà e militante della cellula terroristica udinese composta da ordinovisti rientrati nel partito. 

Era la prima azione terroristica - ci ricorda Paolo Morando sulle pagine del Domani - che coinvolgeva un velivolo italiano: il piano sembra ricalcare la straordinaria storia di D.B. Cooper, il dirottatore americano fuggì in paracadute. Figura misteoriosa e mai identificata, Cooper è stato oggetto di film e documentari. L’ultima è una serie in quattro puntate su Netflix

La pistola trovata a fianco al suo cadavere, una calibro 22 regolarmente denunciata, era di proprietario del segretario missino di un paesino della valle del Natisone, Carlo Cicuttini, ed era stata usata  per sparare nel parabrezza dell'auto trappola usata per attrarre i carabinieri e farne strage a Peteano la sera del 31 maggio 1972. Una prova evidente non utilizzata. Nonostante i loro tre uomini morti i carabinieri devieranno pesantemente le indagini per anni, costruendo prima una  pista rossa e poi portando alla sbarra un gruppo di malviventi. Solo l'ostinazione di Felice Casson e la successiva assunzione di responsabilità di Vincenzo Vinciguerra permetterà di ricostruire i fatti. 
Vinciguerra, costituitosi nel 1979, è da allora detenuto e attualmente sconta l'ergastolo non avendo beneficiato di un solo giorno di permesso. Carlo Cicuttini dopo un quarto di secolo di latitanza,  fu attirato in Francia con l'offerta di un posto di lavoro allettante e da lì estradato in Italia, per scontare la sua condanna all'ergastolo. A nulla era servita l'operazione alle corde vocali - che secondo Vinciguerra sarebbe stata finanziata da Almirante - per scongiurare il riconoscimento come autore della telefonata che portò i carabinieri sull'auto trappolata. Cicuttini è morto a febbraio 2010 di un tumore diagnosticatogli un anno primo.

Per approfondire





3 commenti:

  1. Una domanda: la richiesta di liberazione di Franco Freda è stata avanzata effettivamente da Boccaccio e Vinciguerra oppure si tratta di una ipotesi? Lo chiedo perché, se la prima opzione fosse vera, allora l'attività eversiva di Vinciguerra (e mi riferisco anche a Peteano) assumerebbe una valenza diversa da come è stata successivamente presentata dallo stesso Vinciguerra. Esplicito: se l'azione di Ronchi è stata realizzata al di fuori e contro l'ambiente ordinovista(ed i suoi immediati dintorni) perché sarebbe stata richiesta la liberazione di Freda?
    Saluti.

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  2. Quale sarebbe la fonte che testimonia che il dirottamento di Ronchi dei Legionari da parte di I. Boccaccio sia dovuta alla richiesta di libertà verso Freda(ufficiale del SID)? Mi sembra fuori luogo questa richiesta, visto che Vinciguerra smaschera questi personaggi a servizio degli apparati dello Stato dell'area "neofascista". Lo stesso Vincenzo Vinciguerra non ha beneficiato di nessun giorno di permesso perchè è lui in prima persona a non voler chiedere nulla a questo Stato nato dalla resistenza, e con l'ergastolo ha trovato la sua libertà.

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  3. Il gruppo di (scarso) fuoco ordinovista (neanche una pistola pezzottata in dotazione) era interno al Msi e secondo Giorgio Galli il bersaglio dell'operazione Peteano non erano i carabinieri ma proprio il Msi, in funzione della tenuta democristiana.
    La richiesta della libertà di Freda si spiega con il ruolo simbolico che Freda rivestiva come perseguitato del regime

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