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E l'emergenza negazionismo guadagna l'homepage di Repubblica.it

L'emergenza negazionismo, suscitata con qualche ritardo dalla lezione del professor Moffa dalla cattedra dell'Università di Teramo, ha guadagnato in questo momento la ribalta dell'apertura di repubblica.it.
 Negazionismo, legge presto alle Camere

Negazionismo, legge presto alle Camere

"La Shoah? Un complotto". I siti della vergognaStella di David vietata al Tottenham a San Siro

Fini e Schifani accolgono l'appello del capo della comunità ebraica romana . Nostra inchiesta: le tesi revisioniste sul web.  L'ultimo caso è quello del professor Moffa. Richiesta choc ai tifosi inglesi in vista del match con l'Inter: "Le autorità italiane ci hanno chiesto di non esporre bandiere israeliane" di R. PACIFICI  e M.PASQUA



Con una scelta giornalisticamente discutibile ma impeccabile dal punto di vista della profilassi culturale il reportage sui siti della vergogna, curato da Marco Pasqua, non contiene neanche un link:
"Dai forum dei movimenti neonazisti a quelli, più o meno ufficiali, di Forza Nuova, passando per privati profili di Facebook e blog a tema. I negazionisti italiani e, soprattutto, i loro simpatizzanti, sfruttano il web per far circolare le loro assurde tesi che mirano a diffondere la convinzione che il piano di sterminio degli ebrei, disposto dal regime nazista, non sia mai esistito. Non sempre si nascondono dietro all'anonimato e, talvolta, firmano i loro interventi con nome e cognome. Alcuni di loro sono disposti ad ammettere che i nazisti hanno fatto delle vittime, ma certamente non nelle "camere a gas", di cui negano l'esistenza. I loro siti sono spesso registrati all'estero, con l'intento di bypassare le eventuali restrizioni sui contenuti imposte da alcune piattaforme di blogging. Contenuti che sono costantemente monitorati dalla polizia postale che, alcune volte, riesce a contestare loro la violazione della legge Mancino. Una lista di queste pagine web era già finita al centro di un'indagine promossa dal Comitato di indagine conoscitiva sull'Antisemitismo, presieduto dalla deputata Fiamma Nirenstein, e oggetto di minacce sugli stessi siti".
Sono segnalati nell'ordine:
1. Stormfront, versione italiana del sito di Don Black, ex leader del Klan
2. Forum (d'area) di Forza Nuova e forum dedicato a Benito Mussolini
3. Vho, con tanto di cronaca delle peripezie giudiziarie di German Rudolf, "colonna portante della storiografia revisionista"
4. Holywar 
5. Aaargh 
6. Olotruffa
7. Blog di Andrea Carancini
Questa selezione e la tirannia dello spazio (che vige sul web come sulla carta stampata se uno sceglie di valorizzare la terza dimensione dello spazio virtuale, la profondità dell'ipertesto) rischia di generare un effetto riduzionista sull'effettiva diffusione delle tesi  negazioniste. Attratto da vignette antisemite e da attacchi offensivi a Fini e Alemanno, il giornalista finisce per omettere che sta prendendo corpo un negazionismo di sinistra, da Garaudy a Thion in Francia, a Moffa e al bordighista  Cesare Saletta in Italia, che non è animato da sentimenti antisemiti ma da una radicale opposizione allo stato d'Israele e i cui testi sono abbondantemente diffusi in siti come Vho e Aaargh. Anche sul versante cattolico-tradizionalista, dove il negazionismo attecchisce su una cultura del complotto giudaico-massonico che ha ormai più di due secoli di storia, c'è poi da dire che un personaggio come Andrea Carancini è radicalmente revisionista ma è altrettanto limpidamente antinazista.

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