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Citarsi addosso

Nella giornata di ieri hanno parlato di questo blog, per diverse ragioni, due blogger di qualità. 
Ringrazio attraverso questo post Ugo Maria Tassinari, il primo studioso italiano dell’estremismo di destra, oltre che... giornalista saggista docente accidioso appassionato strafottente applica il suo talento a trasformare le nevrosi in fattori di successo...come si autodefinisce su twitterIn un post sul suo blog- www.fascinazione.blogspot.com- mi coinvolge  pubblicamente nello sviluppo grafico/tecnico di questa sua macchina da guerra. Mi affianca a personaggi del calibro nazionale come Vittorio Zambardino e locali come Luigi Cannella. 
Questo blog è ricco non solo della mia scienza ma anche del contributo appassionato di parecchi amici. C'è chi manda pezzi (o qualche volta li prendo io: comunque per la lista d'onore vedi l'elenco nella colonna in basso a sinistra), chi segnala temi e notizie (e bisognerà trovare la modalità di dare loro pubblico riconoscimento), chi, come Vittorio Zambardino, Giuseppe Melillo e Luigi Cannella mi dà istruzioni su un uso più ricco e appropriato delle tecnologie con cui conservo un rapporto larvatamente luddista. Grazie a questi ultimi contributi il blog ha trovato una veste grafica bella, utile e sostanzialmente definitiva e i contenuti si stanno arricchendo significativamente".
Beh, che dire! Grazie e alla prossima in qualche angolo di mondo lucano  ...tra i musicisti e gli sbandati o sui sentieri dove danzano le fate..per dirla come iRamblers. [Giuseppe Melillo, Tra cielo e mandarini]

Ugo Maria Tassinari, enciclopedico studioso della "destra radicale", ha dedicato alla discussione in corso sul revisionismo una serie di pezzi molto interessanti, che si segnalano per la totale assenza di moralismo e l'inesausta curiosità intellettuale dell'autore:
http://fascinazione.blogspot.com/2010/10/e-lemergenza-negazionismo-guadagna.html
http://fascinazione.blogspot.com/2010/10/ebrei-contro-la-legge-orwelliana-sulla.html
http://fascinazione.blogspot.com/2010/10/compagni-vi-esorto-al-revisionismo-1.html
http://fascinazione.blogspot.com/2010/10/liberta-di-critica-e-violenza-politica.html
http://fascinazione.blogspot.com/2010/10/carancini-e-lanima-cattolica-del.html
http://fascinazione.blogspot.com/2010/10/la-liberta-di-pensiero-o-e-totale-o-non.html
E non è finita: a quanto pare, se ne annunciano degli altri per i prossimi giorni.
Buona lettura!
[Andrea Carancini blogspot]

Di questo meccanismo virale del "citarsi addosso" e della tendenza dei blogger a costituirsi in comunità separata ero stato avvertito ma devo dire che non riesco comunque a trattenere una punta di autocompiacimento. 
E colgo l'occasione, sulla questione del revisionismo, per confessare una mia antica remora. Non ne ho mai parlato nei miei libri, così come non ho mai parlato delle produzioni culturali della fascisteria essendo piuttosto impegnato lungo una direttrice che partendo dalla cronaca aspirava ad attingere il terreno dell'antropologia sociale. 
Chi si prendesse la briga di leggere tutti i post ispirati al caso Moffa avrebbe modo di rendersi conto che alla fine quella mia reticenza aveva un senso: perché oggi nel revisionismo italiano hanno un peso altrettanto rilevante della fascisteria la corrente marxista (dal neostalinista Moffa al bordighista Saletta) e quella cattolico integralista. Ed è quello che vorrei fosse messo a fuoco, contro l'ostinazione di chi continua a parlare di un nesso (inesistente) tra negazionismo e antisemitismo, trovando piuttosto la corrente revisionista radicale alimento nelle attuali questioni geopolitiche. 
A sua volta qualcuno potrebbe obiettare che nella prima edizione di Fascisteria anch'io avevo teso a fare di ogni erba un fascio, mettendoci dentro ultras e tradizionalisti cattolici, leghe ed esoteristi vari... Ma credo alla fine che, epurando alcuni eccessi e qualche ingenuità, la cosa reggesse. 
PS "Citarsi addosso", per chi non lo ricordasse, è il nome di uno splendido libro di Woody Allen. Perché si possono combattere quanto si vuole le politiche aggressive dello Stato di Israele ma non si può, non si deve (e io non ho nessuna intenzione di) prescindere dalle culture ebraiche ...

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