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Bulldog Lucca/3 - La guerra per il controllo della curva

Il blog della Brigata Veleno ricostruisce (con un post del 20 settembre 2007) gli episodi della guerra della curva che ha visto i Bulldog conquistare con la forza l'egemonia tra gli ultras lucchesi
BULLDOG CONTRO TUTTI
LUCCA. Sono nove le partite dell’escalation di violenze dentro lo stadio attribuite dalla procura della Repubblica al gruppo dei Bulldog sottoposti a provvedimenti restrittivi. Nove episodi - dal 28 novembre 2004 sino al 25 marzo 2007 - che secondo l’accusa testimoniano il clima portato nella curva Ovest dall’assoluta egemonia del gruppo che, con minacce e aggressioni, hanno costretto altri due gruppi ultras (Tori Flesciati e Fedayn) prima a spostarsi in gradinata e poi a sciogliersi.
La storia dei Bulldog per gli inquirenti parla di guerra sugli striscioni, intimidazioni, botte.

Lumezzane - Lucchese. E’ il 28 novembre 2004. I filmati in possesso della Digos parlano chiaro. Nel settore riservato agli ultras della Lucchese avvengono scontri tra tifosi. Da una parte i “Bulldog Lucca 1998” dall’altra i “Fedayn”. La rissa segna l’inizio dell’era Bulldog.
Presentazione della Lucchese 2006-2007. 13 13 luglio 2006. Daniele Di Piazza - conosciuto come “Il Porcarese”, sentito come persona informata dei fatti - si reca al Porta Elisa per esporre lo striscione del club Cuore Rossonero. Secondo la procura, Andrea Palmeri, capo incontrastato dei Bulldog, gli fa capire che in quella sola occasione avrebbe potuto esporre lo striscione in curva Ovest. Per gli altri lo spazio riservato era solo la tribuna centrale o la gradinata.
Resa dei conti sugli striscioni. Il 14 agosto (Memorial Scoglio) una decina di Bulldog s’incontrano con alcuni rappresentanti dei Tori Flesciati e degli altri gruppi ultras sulle modalità con cui sarebbero stati esposti gli striscioni. Dalle parole si passa alle vie di fatto. Calci, pugni, manate in faccia. I Bulldog sono di più e hanno la meglio. I Tori Flesciati decidono di sciogliersi.
Derby Pisa - Lucchese. È il 24 settembre 2006. Un esponente dei Tori Flesciati appende alla barriera una maglietta con l’effige del “Che”. Due Bulldog impongono di toglierla e quando in difesa arriva un altro supporter viene circondato e colpito da un pugno in faccia.
Grosseto - Lucchese. 8 ottobre. Al casello Lucca-Est viene controllo il pullman organizzato dai Bulldog. Occultati sotto i sedili i poliziotti trovano di tutto: tondini di ferro, mazze da baseball. Inizialmente si prende la responsabilità Giacomo Baroni. Ma il giorno successivo la paternità del ritrovamento se l’attribuisce Adam Alexander Mossa. Per la Digos la decisione venne presa da Palmeri.
Sassuolo - Lucchese. 15 ottobre. A Giglio di Reggio Emilia, Simone Innocenti, leader dei Fedayn, alla guida dei cori dei tifosi lucchesi viene fatto allontanare su ordine dal diffidato Palmeri che, stando alla Digos, da fuori dallo stadio telefonicamente aveva ordinato a Baroni di cacciare l’ultras ritenuto infame.
Padova - Lucchese. Al termine della sfida (5 novembre 2006) qualche ultras entra in campo per avere una maglia dei giocatori rossoneri. Ma uno di loro - stando alla Digos - viene preso a pugni da Palmeri.
Lucchese - Ravenna. Gara di Coppa dell’8 novembre. Palmeri viene filmato mentre si rivolge con prepotenza a uno steward pretendendo che un tifoso dei Bulldog, sprovvisto di biglietto, abbia accesso libero.
Pizzighettone - Lucchese. 19 novembre 2006. Nel furgone dei dai Bulldog viene trovato dalla polizia uno scalpello, sequestrato. Nel furgone c’è Palmeri con altri cinque Bulldog.
Lucchese - Padova. Al termine della sfida del 25 marzo 2007 una delegazione di 10 tifosi, d’accordo con la società, viene fatta entrare negli spogliatoi per un confronto con i giocatori. Il difensore Luca Ceccarelli dice alla Digos che i tifosi avevano un «atteggiamento nervoso e concitato: due di loro mi criticavano aspramente sostenendo di averli mandati a quel paese».
GO PALMERI GO...LOTTA X QUELLO CHE SENTI TUO...DISPREZZO X GLI INFAMI E TUTTE LE DIVISE DEL MONDO...B.V.F...
Fonte: Old City - Brigata veleno firm

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